giovedì 29 maggio 2014

Serie, ma non troppo, a lavoro.

L'abbigliamento che scegliamo per andare a lavoro, sarà quello che ci accompagnerà per tutta la giornata, perciò deve essere comodo, innanzitutto. Comodità non è sinonimo di sciatteria, però, perché è comunque importante mantenere una certa serietà e ordine " professionale".
Anche se si è relegati dietro una scrivania, in un seminterrato o in una stanza di 10 metri quadrati, bisogna ricordare che non si è " a casa propria", ma saremo a contatto con i nostri altri colleghi, con i capi, con professionisti esterni, e soprattutto, la mattina usciremo di casa per andare a lavoro!

Con l'arrivo del caldo la voglia di infilarsi un leggerissimo "prendisole" e via andare è tanta, ma non si può. Possiamo però giocare con tessuti e colori e dare un tocco estivo in ufficio.

Aboliti (sempre, estate/ inverno) i jeans, perché non sono adatti alla formalità di un ufficio, ma anche perché non sono poi così comodi, soprattutto in estate, se pensiamo al modo in cui stringono e impediscono alcuni movimenti al contrario di un bel tessuto morbido, come il cotone o il lino.

Oltre al classico pantalone nero, si può cambiare indossando un pantalone in cotone a ringhe bianche su sfondo blu, oppure si può osare con un pantalone in lino dalle stampe e colori safari. Due proposte Stefanel:

 In abbinamento una leggera camicia bianca o nera, monocromatica; oppure in coordinato al pantalone di destra, una maglietta tono su tono.







In alternativa, per noi donne che possiamo, oltre ai pantaloni, permetterci di indossare anche una gonna, dalle lunghezze adeguate, poco sopra il ginocchio al massimo, o più lunga. Tra abiti e gonne la scelta è variegata, per forme, fantasie e tessuti.











Rosso e rosa, due colori accesi, per abito di Max& co. Mentre per Max Mara, linee optical, come un quadro "Stravinsky", con le tonalità del verde. In entrambi i casi in abbinamento proporrei una giacca dal taglio femminile e sciancato, oppure un cardigan in cotone.


Pennyblack gioca invece con le righe e i colori, con un richiamo costante al nero, sia nelle fantasie che tra le righe stesse, proponendo un abito che sembra spezzato, nella parte superiore composto da una camicia smanicata rigata e posteriore una gonna a fiori.
La gonna svasata e plissettata, con una righina gialla che salta all'occhio.











Patrizia Pepe, crea due modelli differenti di pantaloni, uno in cotone con stampe a fiori, dai colori pastello, l'altra più comoda, per un pantalone in viscosa largo e morbido.







Per un look quanto meno rigoroso e noioso, ma sempre ordinato, si può giocare con una giacca dal taglio insolito.

Pinko, propone toni pastello e fantasie delicate.

Re " Giorgio Armani", icona per la creazione di tailleur, ripropone una giacca dal taglio meno definito, e una fantasia tropicale.

Per completare il proprio look, capelli e trucco devono essere quanto più naturali possibile. Il make up ideale deve puntare su una pelle pulita e idratata, per affrontare la giornata, perciò al via con crema al mattino, fondotinta dalla texture morbida, e fard; gli occhi non devono essere colorati, ma basta un filo di mascara, mentre le labbra, meglio se al naturale. I capelli devono essere curati ed ordinati, anche senza dover fare la piega dal parrucchiere ogni due giorni. Evitare l'effetto bagnato e "indurito" della schiuma, decisamente demodè. Ed in ogni caso un bel raccolto ( in casi di emergenza) fa sempre eleganza e donna. 
Buon lavoro!

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