
Lungo il percorso ho potuto notare un numero maggiore di stand dedicati alle " arti marziali", tra cui svariati stand dedicati all'ormai noto " Tai Chi". Cos'ha di tanto speciale questa disciplina, o meglio quest'Arte? Dato il consistente aumento di persone che praticano il Tai Chi mi sono informata sull'argomento.
E' riduttivo ricondurre a quest'attività unicamente i benefici psicofisici che se ne ricavano, perché dietro le quinte " c'è un universo parallelo da scoprire". Sicuramente quello che si percepisce dalle domande rivolte a chi lo pratica è che il Tai Chi lavora sulla " persona" nel senso stretto e lato del termine. Oltre all'immediato lavoro sullo stato fisico dell'individuo, dalla postura all'equilibrio fisico, dalla concentrazione all'ossigenazione dei tessuti ( benefici percepiti realmente da un amico a cui mi sono rivolta), si lavora sulla concezione di se stessi, interiormente e contestualmente all'ambiente in cui si vive. Un interessante blog "pensafuoridallascatola.wordpress.com"( che consiglio di leggere per capire cos'è il Tai Chi, secondo la reale testimonianza di una praticante), definisce il Tai Chi " una scuola di vita".
Perché forse lo sport migliore che dobbiamo imparare a praticare oggi giorno è proprio quello di " saper vivere la vita", " conoscere prima cosa/ come siamo, per saper utilizzare il nostro corpo e la nostra mente nella maniera giusta". Non pensiamo al Tai Chi come il ripiego di pigre casalinghe o anziani affaticati, perché non è un'attività di "riposo", ma tutt'altro.
Quale consiglio migliore di quello di far avvicinare già i bambini a questo mondo così affascinante quanto istruttivo, quello delle arti marziali, partendo magari da arti più appropriate e dinamiche come il Kung Fu o Judo.

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