lunedì 22 settembre 2014

Alla scoperta di una nuova pianta secolare: Ginkgo Biloba.

In Italia, come nel resto d'Europa, abbiamo imparato a conoscere questo nome da pochi anni, Ginkgo Biloba, eppure si tratta di una delle piante, se non la più, antiche al mondo. Impariamo a conoscere i benefici, e i contro, di questo albero secolare.
Il nome deriva dal Giapponese ginkyo a sua volta derivante dal termine cinese che significa " albicocca d'argento", perché i colori di questa pianta ricordano il giallo albicocca nelle sue foglie e il color argento nel tronco. Potremmo però aggiungere che questa sua denominazione ci riporta alle innumerevoli proprietà di questa pianta, preziosa.
Il Ginkgo Biloba è originaria della Cina, risalente addirittura all'era mesozoica, come testimoniano alcuni fossili ritrovati, ed è da sempre utilizzata dalla medicina orientale per svariati impieghi.
Le foglie di Ginkgo contengono terpeni, polifenoli e flavonoidi, principi attivi che andrebbero ad agire sulle funzioni cerebrovascolari e sui disturbi della memoria, perciò verrebbero utilizzati nella cura dell'Alzheimer. Il ginkgoloide B viene utilizzato nei processi di aggregazione piastrinica, formazioni del trombo, reazioni infiammatorie, perciò è sconsigliato l'associazione del Ginkgo a chi fa uso di anticoagulanti e trombolitici. Le sue foglie rappresentano un valido aiuto alla regolazione della circolazione sanguigna, sia a livello periferico che celebrale, oltre ad effettuare un'azione di contrasto ai radicali liberi, rallentando i fenomeni di ossidazione, ed ai fenomeni di stress mentale e fisico. In cosmesi il Ginkgo è utilizzato per ripristinare il livello lipidico nelle pelli secche e screpolate.
Bisogna evitare l'assunzione del frutto e semi del Ginkgo, poiché contiene alcaloidi, sostanze tossiche per l'organismo, e che potrebbero provocare allergie ed irritazioni.


La medicina ayuverdica definisce il Ginkgo la pianta della longevità. In una società in cui il nostro organismo è costantemente bombardato da svariate radiazioni, che conducono a creare situazioni di stress e quindi di proliferazione dei radicali liberi, il Ginkgo assunto quotidianamente può essere un valido sostegno al nostro processo di " contro- invecchiamento",  e recuperare anni. Per le sue potenti proprietà è consigliabile assumere il Ginkgo su consultazione di esperti per evitare controindicazioni o contrasti con farmaci che già si assumono.

In erboristeria possiamo trovare prodotti fitoterapici a base di Ginkgo Biloba, ma bisognerà prestare attenzione ad i milligrammi di principi attivi contenuti nella confezione.

Biovea propone una confezione da 240 capsule, ed ogni dose ( 1 capsula) contiene 60 mg di Ginkgo, associato ad altri ingredienti: magnesio, polvere di riso e cellulosa.
Erba vita, propone 125 capsule da 400 mg di Ginkgo, cos' composte: polvere micronizzata ed estratto secco (24% ginkgo flavonoidi) in rapporto 1:1 di ginkgobiloba (ginkgo biloba) foglie (95%); eccipienti: cellulosa; magnesio stearato; silicemicronizzata.
Larix, propone Ginkgo opercoli, 70 capsule da 300 mg così composte: Ginkgo (Ginkgo biloba L.) foglie es. secco (24% ginkgoflavonoidi) 150 mg e polvere 70 mg.Opercolo: gelatina vegetale.


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